“Il calabrone vola perché non sa di non poter volare. Una risposta del tutto irrazionale. Eppure è una risposta. È la risposta!”
Milano by night.
Nella città da vivere e da bere, un uomo accende il motore della sua auto. Nello stesso momento, alla radio, DJ Steph invita gli ascoltatori a partecipare al concorso a premi con in palio due biglietti per ill concerto inaugurale della Fashion Week meneghina. Intanto, in piazza Duomo, una donna sta partecipando a una mostra di arte moderna, abito rosso scollato, tacchi alti e umore da libera uscita.
DJ Steph ha voce suadente, aria del paraculo di bella presenza e i modi di chi sa come incantare, catturare l’attenzione degli ascoltatori.
Le telefonate si susseguono, mentre la musica fa da tappeto e le immagini ci mostrano lo skyline ridisegnato della città da vivere e da bere. Luci e grattacieli, il bosco verticale di Boeri e il fascino notturno di una città capace di reinventarsi.
All’improvviso però qualcosa si incrina nell’apparente tranquillità di una serata come tante.
Con una telefonata Carlo, l’uomo che abbiamo visto entrare in auto, comunica a Steph e al pubblico in ascolto di avere intenzione di suicidarsi. E non solo. Ogni volta che sarà contraddetto o Steph cercherà di interrompere la comunicazione, lui farà saltare qualcosa, morire qualcuno.
Inizia così un dialogo, giocato sui nervi, tra Steph (Lorenzo Richelmy) e Carlo (il sempre ottimo Sergio Castellitto). E quello che al principio sembrava uno scherzo telefonico, si rivela una pericolosa realtà. Tanto da richiedere l’intervento del tenente colonnello dei Carabinieri Rosa Amidei (Anna Foglietta), nonché di esperti informatici al servizioo dell’Arma.
Chi è Carlo? Cosa si cela dietro la minaccia di un gesto disperato e perché ha scelto proprio Steph per dichiarare le proprie intenzioni?
Il film si dipana lentamente, centellinando le risposte alle domande dello spettatore, mantenendo alte attenzione e tensione. Costruito come un thriller che nulla ha da invidiare ai “prodotti” d’oltreoceano, “Il talento del calabrone”, in realtà, è un film sul dolore e sulla vendetta. Che è sempre un piatto da servire freddo, sulla distanza, a sorpresa.
Ma anche un film sulla diperazione di chi non ha più nulla da perdere.
Castellitto è bravissimo a delineare il suo Carlo, uomo ferito e deluso, che si perde nella musica classica e nei ricordi, per rivivere qualche momento ormai lontano di felicità non trascurabile.
Il film, con la regia di Giacomo Cimini, girato per essere distribuito nelle sale, è disponibile dal 18 novembre solo in streaming sulla piattaforma Amazon Prime Video.