Maria Dimitrievna Kornilieva

“Non cullarti nelle illusioni, insisti nel lavoro, e non nelle parole. Ricerca pazientemente la verità divina e scientifica”. Pare che queste siano state le ultime parole di Maria al figlio, prima che diventasse celebre in tutto il mondo scientifico.

Di Maria (1793 – 1850) sappiamo poco, quasi nulla. Sappiamo che era una donna energica e risoluta e che fu merito della sua determinazione se il più giovane dei suoi figli riuscì a portare a termine  il percorso di studi e a laurearsi. La famiglia proveniva da una regione estrema e ostile della Russia, la Siberia. Ed era una famiglia numerosa. Quattordici o addirittura diciassette figli dicono gli studiosi. Maria non si dedicò soltanto a fare da madre alla cospicua prole. Cresciuta in una famiglia di mercanti, era dotata di grande intelligenza e seguiva in maniera scrupolosa l’educazione dei figli.

Ma la sorte non fu molto clemente con lei. Suo marito divenne cieco e fu, così, costretta a farsi carico del sostentamento di tutta la famiglia.

Ereditò dal fratello una vetreria e si occupò della sua gestione in prima persona assumendone la dirigenza. Tuttavia, gli affari non andarono come previsto. Un violento incendio distrusse la fabbrica e di lì a poco si ritrovò anche vedova. Non si perse d’animo. Era forte e gli spiriti forti manifestano il proprio coraggio nei momenti più cupi.

Sapeva che quel fanciullo che aveva dato alla luce per ultimo aveva qualcosa in più. Le mamme certe cose le sanno. Le sentono.

La situazione economica in cui versavano era seriamente compromessa. Le risorse a disposizione erano poche. Però, quel giovane meritava un’istruzione superiore. E l’avrebbe avuta. Si misero in marcia e arrivarono a Mosca, ma l’università lo respinse. Che fare? Dopo aver macinato più di cinquemila chilometri, proseguirono ancora e giunsero a San Pietroburgo, e lì finalmente il suo desiderio poté concretizzarsi. Il giovane iniziò a frequentare il noto Istituto Pedagogico Centrale fondato dallo zar Pietro il Grande nel 1724.

Maria, morì poco dopo, spossata dalle estenuanti fatiche. Ma i suoi sforzi non furono vani. Quel figlio portò a compimento gli studi in maniera brillante e noi oggi, nel 2019, possiamo celebrare i 150 anni dall’invenzione di quella che conosciamo con il nome di “tavola periodica degli elementi” grazie all’intuizione e al lavoro di quel giovane. Il suo nome era Dmitrij Mendeleev.

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