A tu per tu con Dino Cassone

In vista del tour invernale di Un gelato buono da morire, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Dino Cassone.

Come nasce questo libro e di cosa parla?

Il libro nasce da un’immagine precisa: un concerto di Mario Merola nella piazza della mia città avvenuto nel lontano 1981. Una piazza colma all’inverosimile giusta per far morire in modo plateale una cattiva persona: lo strozzino del paese strozzato da un gelato. Una morte sospetta (in realtà solo per i personaggi del mio romanzo, mentre il lettore sa già la verità) che scatenerà mezzo paese a puntare il dito e incolparsi l’un l’altro. Vittima sacrificale di questo “gioco al massacro”, irriverente e sempre sopra le righe, sarà il maresciallo del paese che sarà costretto suo malgrado a intraprendere un’indagine aiutato da sua moglie, appassionata del tenente Colombo.

A chi si rivolge?

Ad ogni tipo di lettore perché si tratta di una commedia tipicamente italiana

Il tuo romanzo ha una prefazione d’eccezione. Come è nato il tuo rapporto con Federica Angeli?

Ho conosciuto Federica al Premio Letterario Fortuna di Bari, eravamo entrambi presidenti di giuria in sezioni diverse (lei poesia io narrativa). Éstato subito un colpo di fulmine: un’amicizia bellissima basata sull’ironia, oltre che sul rispetto e sulla stima. Conoscevo la sua storia (era già sotto scorta) e la mia ammirazione per il suo coraggio era smisurata. Dopo quella serata ho potuto apprezzare – tra le molte altre qualità di Federica – la grande umiltà e la smisurata generosità che si sarebbe rivelata quando le ho chiesto timidamente se volesse e potesse scrivere la prefazione del romanzo che avevo scritto. Lei mi ha risposto subito di sì, ci siamo sentiti al telefono ed è rimasta rapita dalla trama, soprattutto quando le ho detto che tra i vari protagonisti c’era anche una giornalista impicciona che la ricordava molto. Lei si è fatta una risata e mi ha detto: «quando mi mandi il romanzo?». Federica mi ha fatto un regalo incommensurabile e reso “un piccolo autore felice”.

Come è nato il tuo rapporto con la scrittura?

Da piccolo, quando a 5 anni riempivo quaderni e quaderni di pensierini

Quali sono i tuoi modelli letterari di riferimento?

Per questo romanzo in particolare, Gadda, Camilleri e la Christie (dovendo scrivere un non giallo)

Quali sono i tuoi cinque libri preferiti?

“Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar; “Gli increati” di Antonio Moresco; “Casa Howard” di E.M. Forster e “Quando l’Inghilterra dorme” di David Leavitt e “Trilogia della Pianura” di Kent Haruf.

Chi è Dino Cassone?

Un uomo affamato di libri, cinema e teatro. Giornalista pubblicista e “donatore di storie”.

Quali sono i tuoi prossimi progetti letterari?

In realtà esiste già la prima stesura dello spin-off di “Un gelato buono da morire”, ma sto scrivendo anche una nuova storia con protagoniste femminili. Vedremo cosa pubblicare per primo (lascio decidere al mio editore?).

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