Dalla prima esperienza di pubblicazione ai progetti futuri. I versi, i classici, i racconti, la difficoltà nell’attraversare se stesso unita alla voglia di crescere e di mettersi in gioco.
È l’identikit di Giovanni Spadavecchia, per gli amici Gianni, giovane 25enne originario di Molfetta e sognatore a Nord Italia. Prima ad Urbino, dove ha conseguito la laurea triennale in Lettere e attualmente a Parma, dove il cammino prosegue con il corso di laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale. Ma il percorso di Gianni si arricchisce di tante altre esperienze e, soprattutto, dei valori che non può mettere in discussione.
Gianni, com’è nata la tua passione per la scrittura?
«In tutta onestà, la mia passione per la scrittura è nata per caso. Con un mio compagno di classe parlavo spesso di scrivere su qualche piattaforma online, come hobby. Una volta cominciato, nel 2008, l’influenza di questa forma d’arte è diventata sempre più grande, più forte, più importante. Adesso la definisco il mio stile di vita. Il termine passione mi sembra riduttivo».
Qual è il genere letterario che preferisci e quale quello che, invece, ti piace di più coltivare come scrittore?
«Mi piace leggere principalmente classici. Mi stimola molto anche la lettura dei romanzi, di alcune raccolte di poesie di autori meno conosciuti e di libri autobiografici. Da autore prediligo le poesie, ma sto sperimentando anche i racconti brevi e il romanzo».
Vuoi parlarci delle tue esperienze di pubblicazione? Tutto inizia con “Inchiostro e Cuore”: come nasce il tuo esordio nella scrittura?
«Guardandomi indietro mi rendo conto che ogni pubblicazione è stata importante per la mia crescita. È iniziato tutto con la partecipazione ad una raccolta in comune con altri cinque autori (6 autori con 15 opere a testa), dal titolo “Alizé”, pubblicata con la casa editrice “Aletti Editore”. Poi nel 2016 ho pubblicato la mia prima silloge da protagonista, “Inchiostro e Cuore”, con la casa editrice “Alter Ego Edizioni” di Viterbo. Ricordo indelebile che custodisco gelosamente e che mi ha fatto vivere un sogno ad occhi aperti. Poi ho provato a lavorare da autodidatta ad un e-book su Amazon, come esperimento, anche se preferisco il cartaceo, come ogni amante della scrittura e della lettura. Il mio percorso non si è però mai fermato. Io ho continuato a scrivere e ad evolvermi, arrivando a pubblicare, sempre con la casa editrice “Alter Ego Edizioni”, a marzo 2020, la mia ultima raccolta “Mi sono (e)voluto bene”».
Come cambiano il tuo stile ed i tuoi contenuti nella raccolta “Mi sono (e) voluto bene”?
«Secondo me stile e contenuto cambiano tantissimo. Si tratta di un libro studiato, vissuto e sofferto, su cui ho lavorato tantissimo, a partire proprio dal titolo, il quale racchiude un doppio significato: l’essersi voluto bene nei momenti e nei periodi di difficoltà e l’essersi evoluto nella scrittura. Ho qualcosa da raccontare, da condividere e da urlare al mondo, spesso in modo pacato e altre volte in maniera più forte. È un libro a cui tengo molto e credo che per certi versi mi abbia messo alla prova, poiché ho dovuto fare i conti con me stesso. Credo sia il punto di partenza in questo campo, tanto difficile quanto affascinante, che voglio percorrere giorno per giorno fino a realizzare il mio sogno».
Quali sono i progetti che hai in cantiere?
«Voglio concludere il romanzo, che vorrei presentare a qualche casa editrice il prossimo anno. Sto scrivendo quattro mini-racconti da inserire in un’unica raccolta e ho già in mente il titolo per un’altra silloge, che proietterei, però, tra almeno due anni. Voglio sperimentare e continuare a mettermi in gioco».
Parma, la città in cui hai scelto di proseguire i tuoi studi umanistici, funge da stimolo per le tue idee?
«Inutile dire che vivere in una città stimolante non può che aiutare. Parma è vivibilissima, piena di verde e di tanti spunti di riflessione. Qui ho scritto la maggior parte delle poesie presenti nell’ultima raccolta. Quindi la mia risposta è certo, funge da stimolo per le mie idee e per i miei progetti, anche al di fuori della scrittura».
Uno slancio verso il futuro con delle ottime premesse.