Scrivo questo editoriale il 30 dicembre 2017 e non, come avrei voluto, il primo giorno del nuovo anno, perché non rinuncio a passare sopra la croce sulla quale ci hanno costretti a stare oggi per molte ore i diavoli, i portatori del male. Rendo le spiegazioni minime, volendo sembrare più ingenuo che incapace di comprendere l’accaduto.
Stamattina avevo letto sul quotidiano locale che l’assessore alla cultura di Bitonto Rino Mangini si era trovato i denari per tenere aperta, più a lungo, l’attraente biblioteca ‘Rogadeo’ e darle vita futura nel WWW.
In più, egli prometteva che nelle sedi distaccate di Mariotto e Palombaio, i passanti, senza fare la penitenza del viaggio fino alla sede centrale, avrebbero trovato libri da leggere, gratuitamente.
Vi confesso che con Mangini ho battagliato negli ultimi 3 anni per una questione di soldi risolta in malo modo, ma leggendo della sua buona e sincera volontà ora gli auguravo, da lontano, una lunga vita (politico-amministrativa).
Ma, passato poche ore, i portentosi cronisti di sventure hanno iniziato a rovesciare nei media una notizia di insopportabile brutalità; una nonna appena uscita dalla chiesa di Bitonto era stata uccisa perché un delinquente, al guinzaglio di un clan, si è nascosto dietro di lei, mentre i nemici gli sparavano addosso. Per la seconda volta, in cuor mio, ho provato un’umiliante vicinanza all’assessore, il quale ha immediatamente sospeso la festa pubblica (di somma inutilità) del Capodanno, in segno di lutto. Così, nel silenzio di questo impacciato editoriale desidero esprimere in prosa la reazione solidale della nostra redazione: siamo dalla tua parte, caro assessore, perché dovrai fronteggiare a lungo il male prodotto dall’ignoranza e spesso sarai o ti sentirai solo.
I morti che teniamo tutti quanti sono tanti, troppi e la stragrande maggioranza dei morti che teniamo sono causati da noi, dai vivi. Superstizioni, avidità, opportunismo, inquinamento, glorificazione del fisico, opposizione alle regole morali… Siamo sempre più vili e intolleranti, siamo in pericolo. Guardate l’ultimo film di Andrey Zvyagintsev ‘Loveless’ e meditate, anzi immaginate il futuro della terra. Nel passaggio da sabato a lunedì, quanti altri innocenti saranno flagellati e crocifissi in guerre assurde e interminabili? Questo amatissimo papa, perfino da noi atei, con parole dolci e spirito severo condanna la violenza, lo sfruttamento, la povertà, le disuguaglianze, ma non lo ascolta nessuno. Lui vorrebbe illuderci che ci sarà giustizia nell’aldilà, noi spinoziani la vorremmo nell’aldiquà.
I corpi non risorgono, non risorgeranno mai. Perciò togliere la vita a un corpo, mutilarlo è il peggiore atto che si può compiere su questa terra. Sappiatelo, maledetti assassini e non sperate nel perdono.