Successo per il musicista salentino Antonio Castrignanò&TarantaSounds nel Principato di Monaco

Il musicista salentino Antonio Castrignanò si è esibito al Grimaldi Forum del Principato di Monaco, da venerdì 11 a domenica 13 dicembre.

È conosciuto nel panorama della musica popolare per essere stato per tanti anni uno dei protagonisti più amati dell’orchestra popolare de “La Notte della Taranta”, uno dei festival più famosi d’Europa.

Castrignanò è noto per essere il fomentatore delle piazze del Salento con il suo motto “Ci balla la pizzica nu more mai” (Chi balla la pizzica non muore mai) e con la sua energia trasmette la passione per la sua terra attraverso uno degli strumenti più diffusi nel Sud Italia, il tamburello, accompagnato dalla sua voce e dalla sua band composta da artisti talentuosi, dà vita a concerti unici dove si respira un’atmosfera di condivisione, di aggregazione, di appartenenza alle proprie radici.

La sua pizzica ha affascinato la stampa francese ed in modo particolare la principessa Carolina di Monaco che lo ha voluto fortemente nel Principato per far danzare a ritmo del tamburello gli invitati al matrimonio di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo.

Durante la sua carriera artistica ha collaborato con diversi musicisti  importanti nel panorama della musica nazionale ed internazionale (Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Fanfare Ciocarlia, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Caparezza, Ludovico Einaudi, Phil Manzanera, Marcan Dede, Fanfare Tirana  e tanti altri) che lo hanno segnato profondamente e contribuito a farlo divenire un vero e proprio artista che percepisce la pizzica una musica senza confini in cui le contaminazioni sono elementi essenziali di crescita umana. L’incontro  con differenti culture, linguaggi e suoni lo definiscono un artista internazionale.

Castrignanò è divenuto un musicista  stimato  che porta la sua pizzica in giro per il mondo ritornando nella sua terra con la consapevolezza di appartenere a quel pezzo di terra, del Sud Italia che si vuole riscattare attraverso la propria cultura e Antonio lo fa con umiltà suonando con i cantori storici del proprio paese, Calimera, cuore della Grecìa salentina, tra gli ulivi secolari e il buon vino.

Dal profondo Sud delle terre di Puglia, dal Salento, nasce una musica che unisce i diversi popoli, dona energia e speranza, impreziosita dai tamburelli e dai suoni antichi, ci ricorda come i tempi vissuti dai nostri nonni sono intrisi di storie e di canti di lavoro che hanno un sapore molto attuale: ci insegnano a brindare alla vita e a sognare ancora nonostante tutto.

Il sogno di Castrignanò è divenuto realtà, la pizzica tarantata diviene una musica che riscatta i Sud del mondo mediante l’arte, le parole e le tradizioni della propria terra affermandosi  sempre più all’estero e ottenendo consensi nel Principato come dimostra l’evento “Core Meu”, registrando sold out.
Lo spettacolo è nato dalla collaborazione con la prestigiosa compagnia di danza, la più importante in tutto il mondo, “Les Balletts de Monte Carlo”.

Il progetto voluto fortemente dal direttore artistico e coreografo, Jean Christophe Maillot, il quale ha legato  con professionalità le diverse arti,

la danza classica e contemporanea con la musica del Sud Italia,  caratterizzata  dal ritmo del tamburello e dai suoni mediterranei di Antonio Castrignanò&TarantaSounds, frutto di un’ attenta ricerca della pizzica tarantata in chiave moderna, segno di una musica antica che nasce dal Salento per poi aprirsi a nuovi mondi e contaminarsi con differenti linguaggi e culture.

Una musica senza confini che ancora oggi è capace di guarire gli uomini e le donne dal morso della tarantola che attualmente  si presenta sottoforma di altri malesseri e malattie come il Covid, la disoccupazione, le guerre, le forti emigrazioni dall’Oriente all’Occidente. La pizzica tarantata ci dona speranza e luce, ci dimostra che l’arte è linfa vitale per ogni epoca e per la nostra esistenza, ci permette di ammirare l’orizzonte ed essere capaci di guardare oltre le apparenze.

Il carismatico Castrignanò accompagnato da otto musicisti, Rocco Nigro alla fisarmonica, Redi Hasa al violoncello, Luigi Marra al violino, Gianluca Longo alla mandola, Maurizio Pellizzari alla chitarra, Giuseppe Spedicato al basso, Gianni Gelao ai fiati e Davide Chiarelli alla batteria, hanno incantato il pubblico mediante i suoni del Sud e hanno rappresentato con orgoglio e con professionalità la cultura del  nostro paese, la voglia di tornare a vivere, a creare  arte e musica nelle piazze, nei teatri e continuare a donare emozioni e bellezza.

“Core meu” ci insegna che con la cultura si vince nel mondo.

 

 

Ph. de “Les Balletts de Monte Carlo”.

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